Il Disturbo da Rumore in Acustica |
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In generale le sorgenti di rumore si potrebbero così annoverare:
Per la propagazione è necessario un mezzo elastico, nel quale la sorgente crea una successione di onde di rarefazione e compressione, che si muovono con una velocità dipendente solo dalle condizioni del mezzo. Tale successione porta le particelle del mezzo a vibrare attorno alla posizione di equilibrio lungo la direzione di propagazione dell'onda (quindi le onde sonore sono onde longitudinali). Vale la legge di Ohm acustica secondo la quale la pressione sonora è proporzionale alla velocità di oscillazione delle particelle. Si ricorda che nell'aria la velocità del suono dipende fortemente anche dalla temperatura: in particolare aumenta all'aumentare della temperatura. Si pone solitamente una distinzione importante tra rumore aereo e rumore impattivo: il primo si diffonde nell'aria, il secondo non solo nell'aria, ma anche in corpi solidi vicini alla sorgente. Criteri di valutazione del rumore Per prescrivere criteri di tollerabilità al rumore, bisogna studiarne la forma dello spettro sonoro, la durata e il rumore di fondo. Se ci si basa solo sulla cosiddetta pesatura A, si rischia di porre sullo stesso piano rumori con spettro sonoro differente e quindi diversamente disturbanti. Si è creato allora un metodo di attribuzione di indice al rumore: si sovrappone lo spettro sonoro ad una serie di curve di riferimento (assomiglianti alle curve isofoniche) e si attribuisce al rumore l'indice di valutazione della prima curva sotto la quale rimane l'intero spettro. Come curve di valutazione si usano le NC (Noise Criteria) negli USA e le NR (Noise Ratings) suggerite dall'ISO. Ambito Professionale L'esposizione al rumore in ambito professionale è un rischio previsto dal D.Lgs.81/2008 al Titolo VIII (art. 180-220), Capo II - Protezione dei lavoratori contro i rischi di esposizione al rumore durante il lavoro. I diversi articoli che compongono questo capo menzionano:
Il Datore di Lavoro ha l'obbligo di fare la valutazione del rischio, di provvedere alla riduzione del livello di rumore, prima con dispositivi di protezione collettiva, poi (se necessario) fornendo ai suoi dipendenti i Dispositivi di Protezione Individuale (D.P.I.) adatti alle mansioni da loro svolte. Inoltre deve provvedere all'informazione, alla formazione ed all'addestramento dei dipendenti. L'ISPESL (Istituto Superiore per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro) ha emanato delle Linee Guida sulla prevenzione e protezione dai rischi dovuti all'esposizione ad agenti fisici nei luoghi di lavoro nelle quali "Richiamato che l'obbligo alla valutazione e alla gestione di ogni rischio per la salute e sicurezza ricade su tutte le aziende nelle quali si applica integralmente il D.Lgs.81/2008, l'obiettivo di queste note è di fornire una prima serie di indicazioni operative che orienti gli attori aziendali della sicurezza ad una risposta corretta al provvedimento legislativo".
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Ultimo aggiornamento Martedì 11 Maggio 2021 11:02 |