Dal 20/04/16 nuova direttiva ATEX per apparecchi in zona esplosione |
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Dal 20/04/2016 diventa pienamente operativa la direttiva 2014/34/UE in materia di ATEX (apparecchi utilizzati in atmosfera potenzialmente esplosiva). In particolare a partire da tale data sarà definitivamente abrogata la direttiva 94/9/CE e sarà quindi obbligatoria la certificazione ATEX per tutte le apparecchiature destinate all'impiego in zone a rischio di esplosione.
ATEX deriva dalle parole ATmosphères ed EXplosibles ed è il nome convenzionale che raggruppa due direttive dell'Unione europea:
La direttiva 2014/34/UE impone la certificazione ATEX a tutti i prodotti commercializzati nell'Unione stessa, indipendentemente dal luogo di produzione e dalle normative in esso in vigore, se installati in luoghi a rischio di esplosione, con l'eccezione di:
Una sostanza sottoforma di gas, vapore o nebbia miscelata con aria, diventa un'atmosfera esplosiva solo quando la concentrazione in aria della sostanza stessa è sufficiente a farla divenire infiammabile. Miscele combustibile aria sono infiammabili solo entro un ristretto intervallo di concentrazioni del combustibile in aria, definito da un limite inferiore ed un limite superiore. Si definiscono i due limiti come:
LEL e UEL si esprimono in percentuale in volume della sostanza in aria. La temperatura di infiammabilità è la minima temperatura alla quale si formano vapori in quantità tale che in presenza di ossigeno (aria) e di un innesco abbia luogo il fenomeno della combustione. La minima energia di innesco è la minima quantità di energia in grado di innescare un'atmosfera esplosiva; è una specifica caratteristica della sostanza e dipende dalla concentrazione del combustibile. La temperatura di autoaccensione è la minima temperatura che una miscela combustibile-comburente deve avere perché si accenda spontaneamente; al di sotto di questa temperatura, per provocare l'accensione della miscela, si deve usare una sorgente esterna (ad es: una fiamma, una scintilla, un filamento caldo, un arco elettrico o altro). Non vi è alcuna correlazione tra la temperatura di autoaccensione e la minima energia di innesco, per cui nella classificazione dei gas vengono utilizzati e riportati entrambi i parametri. Come la maggior parte delle normative relative alla protezione contro le esplosioni, la direttiva distingue il rischio secondo la natura del prodotto pericoloso, e secondo la temperatura di accensione del prodotto stesso. Vengono quindi classificati:
Classificazione in zone con periocolo di esplosione per presenza di gas, vapori o nebbie infiammabili secondo lo schema IEC zone system:
Quindi dall'esempio riportato, si può ricavare che: un organismo di certificazione con codice di riconoscimento 102 ha certificato questo apparecchio ATEX e che l'impiego si prevede in ambiente con gruppo esplosione II (gas in genere) e che si prevede un range di temperatura di accensione tra gli 85°C e i 100°C.
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Ultimo aggiornamento Giovedì 08 Ottobre 2015 20:06 |