La detonazione di un’arma nucleare ad alta quota genera un intenso impulso elettromagnetico, detto in acronimo in inglese EMP. Dagli anni '60 quindi, in ambito militare, sono stati ampiamente studiati quali danni possono fare i forti impulsi elettromagnetici verso terra. Ciò sia a fine di difesa e sia di attacco. Quindi c'è un'ampia letteratura scientifica a riguardo, anche se in parte è secretata.
A seguito di ciò si sono sperimentati anche i cannoni elettromagnetici, che riescono a rompere automobili, computer e schede elettroniche anche a chilometri di distanza. La Commissione Elettrotecnica Internazionale (IEC) definisce tre livelli di impulso elettromagnetico: il tipo E1 che è dell'ordine di 50.000 V/m ed è il più devastante. Il tipo E2 è di 100 V/m e il tipo E3 è dell'ordine dei 10 V/m.
Se si vuole approfondire autonomamente consiglio di cercare "High Power Electromagnetic Pulse" su Google e si troveranno articoli a partire dagli anni '60. Parliamo di armi. Cioè volontariamente si prende un bersaglio elettronico e si neutralizza. Purtroppo ciò viene fatto, in maniera blanda, alle persone. A molte persone. Partiamo dall'inizio: cosa sono i V/m? Rappresentano la tensione in Volt indotta in un corpo che ha le dimensioni di 1 metro. Ad esempio, volendo semplificare, se la testa, tra orecchio e orecchio è 20 cm allora con 15 V/m si induce tra orecchio e orecchio una tensione di 3 V. Perchè 20 cm sono 1/5 di 1 metro e quindi viene 15/5.
Il problema però si dovrebbe spostare poi anche su un altro argomento: per quanto tempo applichiamo questa tensione? Una cosa è se passo velocemente in forte un campo elettromagnetico e questa tensione si annulla subito. Altra cosa è se io vivo e dormo costantemente con questa tensione indotta nel corpo.
Nel 2015 è stato pubblicato un articolo di ricercatori dell'università della Republica Ceca di Hana URBANCOKOVA, Jan VALOUCH, Stanislav KOVAR, su come fermare un veicolo con un impulso eletrtromagnetico, sono state testate varie automobili e si va dai 30 V/m ai 200 V/m a seconda del modello. L'obiettivo dell'articolo era quello di capire come fermare le auto ai postio di blocco, però possiamo prendere spunto per un confronto di intensità. Già con questo penso si sia risposto alla domanda su se il limite di 15 V/m della nuova legge 214/2023 sia o meno pericoloso.
Nel 2019 i ricercatori americani dell'Electric Power Research Institute, sempre in ambito militare, ci raccontano nella loro guida "High-Altitude Electromagnetic Pulse" che un EMP di livello E3, cioè pari a circa 10 V/m, induce correnti nei circuiti elettronici e nei trasformatori. In dettaglio, il flusso di queste correnti negli avvolgimenti del trasformatori causa la saturazione magnetica dei nuclei del trasformatore, e ciò fa si che che si generino correnti armoniche, con quantità significative di potenza reattiva e si ottenga un ulteriore riscaldamento con hotspot negli avvolgimenti. Questo riscaldamento porta alla rottura dei trasformatori. Riassumendo si conferma quanto da altre fonti è già accertato e cioè che un valore di 15 V/m mette in pericolo anche le apparecchiature elettriche ed elettroniche. Segnalo che diverse persone mi hanno testimoniato casi di schede di televisori rotte in abitazioni prossime ad antenne di telefonia. Ma passiamo all'uomo. L'ho lasciato per ultimo perchè purtroppo non abbiamo dati certi in quanto è da pochi anni che la popolazione è bombardata da intensi campi elettromagnetici e i tumori impiegano decenni per poter fornire dati per studi epidemiologici. Che i campi elettromagnetici possano indurre tumori è noto da decenni ed è anche espresso chiaramente dall'OMS. Il punto però è l'intensità e il tempo di permanenza a partire dal quale è più probabile sviluppare un tumore. Non si sa. Però posso fornire un dato tecnico. Un cellulare moderno sviluppa tra 1 e 2 V/m. Possiamo quindi dire che una persona che abita vicino ad una antenna abbia 7 cellulare attaccati vicino la testa, giorno e notte. Se un solo cellulare può essere pericoloso e causare mal di testa, figuriamoci sette.
Concludendo. Dalla trattazione si è ampiamente capito che, per pudenza, sono contrario all'innalzamento a 15 V/m dei limiti dell'intensità del campo elettromagnetico. Abbiamo visto che è una quantità che può rompere componenti elettronici e elettrici; però al momento non si hanno sufficienti studi per dire con certezza che causi matematicamente il tumore. Personalmente consiglio a chiunque di non eccedere 1 o massimo 2 V/m, che è quanto emette un cellulare. Se c'è qualche sindaco in ascolto, segnalo che ho letto che qualche comune ha agito per l'abbassamento del limite a 6 V/m per via dell’art. 191 del trattato sul funzionamento dell’U.E.. Però non essendo esperti in ambito legale, rimando l'approfondimento a chi ha competenze giuridiche.
Per chi fosse interessato, ci occupiamo da diversi anni di misurazioni dei campi elettromagnetici nelle province di Salerno e Avellino.