Le 4 equazioni di Maxwell |
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Inizialmente, e per lungo tempo, i campi elettrici e magnetici sono stati considerati due fenomeni naturali distinti e separati. Fu solo nel 1873 che il grande fisico scozzese James Clerk Maxwell dimostrò esattamente il contrario, mediante 4 famosissime equazioni della fisica che portano il suo nome: le equazioni di Maxwell. Per intenderci: Maxwell raccolse tutte le leggi e i teoremi elaborati in precedenza da diversi altri fisici e li condensò in 4 equazioni simmetriche fra loro, capaci di descrivere tutti i fenomeni elettrici e magnetici. Passiamo dunque ad analizzare tali equazioni per capire come sono fatte e cosa ci dicono. Innanzi tutto, come già detto le equazioni sono 4, tuttavia esse possono essere scritte in forma locale (o differenziale) oppure in forma integrale. Sono comunque equivalenti. Inoltre variano a seconda che ci si riferisca a campi nel vuoto o nella materia, e a seconda che i campi siano stazionari o non stazionari. Per campi stazionari si intendono campi costanti nel tempo: cioè immobili e ad intensità non variabile. La prima equazione è anche nota come "Legge di Gauss Elettrica" perché applica il teorema di Gauss al campo elettrico E. La seconda equazione è anche detta "Legge di Gauss Magnetica" e applica il teorema di Gauss al campo di induzione magnetica B. La terza equazione di Maxwell è una variante della legge di Faraday, anche detta circuitazione del campo elettrico E. La quarta ed ultima equazione è detta legge di Ampere-Maxwell e applica la circuitazione al campo di induzione magnetica B. Combinando opportunamente tali equazioni, Maxwell arrivò a comprendere che campi elettrici e magnetici sono in realtà due diverse manifestazioni di un unico fenomeno fisico: il campo elettromagnetico.
Si ringrazia il Dott. Luigi Rescigno per il supporto scientifico.
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Ultimo aggiornamento Mercoledì 06 Settembre 2023 20:22 |