A2C - Consulenza tecnica specialistica News Ambientali Registri di carico e scarico rifiuti? solo un ricordo
Registri di carico e scarico rifiuti? solo un ricordo
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Il Ministero dell'Ambiente ha emanato il D.M. 17 dicembre 2009 che ha portato alla istituzione del SISTRI, il Sistema informatico di controllo della tracciabilità dei rifiuti che ha come obiettivo per i rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, la sostituzione dell'attuale sistema cartaceo basato sul registro di carico e scarico, sul formulario dei rifiuti e sul MUD (Modello Unico di Dichiarazione ambientale), con un innovativo procedimento basato su tecnologie informatiche.

 


Con il D.M. 17 dicembre 2009 (in G.U. 13 gennaio 2010, n. 9, suppl. ord.), il Ministero dell'ambiente ha reso operativo il sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (SISTRI), gestito dal Comando carabinieri per la tutela dell'ambiente:

a) dal centottantesimo giorno dalla data di entrata in vigore del decreto in oggetto per i produttori iniziali di rifiuti pericolosi con più di cinquanta dipendenti, per le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti non pericolosi di cui all'articolo 184, comma 3, lettere c), d) e g), del D.Lgs. n. 152/2006 con più di cinquanta dipendenti, per i commercianti e gli intermediari, per i consorzi istituiti per il recupero e il riciclaggio di particolari tipologie di rifiuti che organizzano la gestione di tali rifiuti per conto dei consorziati, nonchè per le imprese di cui all'articolo 212, comma 5, del decreto legislativo n. 152/2006 che raccolgono e trasportano rifiuti speciali, per le imprese e gli enti che effettuano operazioni di recupero e smaltimento di rifiuti e per i soggetti di cui all'articolo 5, comma 10, del D.M. in oggetto;

b) dal duecento decimo giorno dalla data di entrata in vigore del presente decreto per le imprese e gli enti produttori iniziali di rifiuti pericolosi compresi quelli di cui all'art. 212, comma 8, del D.Lgs. 3 aprile 2006, n. 152  che hanno fino a cinquanta dipendenti e per i produttori iniziali di rifiuti non pericolosi di cui all'articolo 184, comma 3, lettere c), d) e g) dello stesso decreto legislativo che hanno tra i cinquanta e gli undici dipendenti.

Con il D.M. 15 febbraio 2010 (in G.U. 27 febbraio 2010, n. 48) il Ministero dell'ambiente ha apportato modifiche ed integrazioni al D.M. 17 dicembre 2009 prorogando, tra 'laltro, i termini entro i quali i soggetti sono tenuti all'iscrizione al SISTRI di trenta giorni.



Come funziona il SISTRI


Ricevuti i dati di iscrizione dai rispettivi soggetti, il Sistema confermerà alle imprese richiedenti l'iscrizione. Una volta identificato il richiedente, grazie alla interoperabilità con il Registro delle imprese o l'Albo Nazionale dei Gestori ambientali, il Sistema gli comunicherà  il suo codice pratica, col quale,  il legale rappresentante o un suo delegato, potrà recarsi su appuntamento presso la Camera di commercio provinciale competente per il ritiro dei dispositivi.

Il sistema funzionerà, sostanzialmente, grazie ad una chiavetta USB e ad un dispositivo GPS per la localizzazione satellitare, e cioè:


_ una token USB (comprensiva di un software di identificazione di carico e scarico dei rifiuti), per ciascuna unità locale e per ciascun mezzo in dotazione dell'azienda dedicato al trasporto di rifiuti speciali;

_ una "scatola nera" (black box), che avrà la funzione di localizzare il veicolo e monitorare il percorso effettuato, per ogni veicolo adibito al trasporto di rifiuti speciali.

Ultimo aggiornamento Giovedì 26 Agosto 2010 18:03