A2C - Consulenza tecnica specialistica News Antincendio Armi Termobariche
Armi Termobariche
Valutazione attuale: / 1
ScarsoOttimo 
News Antincendio

termobariche-1Ultimamente si sente parlare molto di armi termobariche. Ma cosa sono esattamente? E come mai preoccupano così tanto? Diceva il generale e filosofo cinese Sun Tzu nella sua "L'arte della guerra": "La vera vittoria rispetta l’umanità del nemico rendendo così inutile un ulteriore conflitto." Chiariamo subito che si tratta di armi convenzionali e non di armi di distruzione di massa come le armi nucleari, batteriologiche o chimiche. 

Nonostante ciò, come vedremo, si tratta comunque di armi spaventosamente potenti, capaci di creare danni considerevoli in un raggio molto ampio. 

Iniziamo col dire che una bomba termobarica, detta anche bomba a vuoto, bomba a implosione o bomba aria-combustibile è un ordigno molto meno complesso di quanto ci si aspetterebbe.

 

 

 

Volendo schematizzare, possiamo immaginare un cilindro carico di combustibile liquido accoppiato a due cariche esplosive.


La prima carica serve a rompere il cilindro e liberare il combustibile sotto forma di aerosol, ossia una nube di goccioline di combustibile che si diffonde nell'ambiente circostante miscelandosi con l'ossigeno presente nell'aria.

termobariche-3

La seconda carica serve a far detonare questa nube di aria-combustibile, generando una potentissima onda d'urto.
E' lo stesso identico fenomeno che può verificarsi all'interno di un mulino o di una segheria: se la farina o la segatura si disperdono in aria basta una scintilla per causare esplosioni catastrofiche. In ambito bellico chiaramente si utilizzano altre tipologie di combustibile, come l'ossido di etilene o l'ossido di propilene, oltre a polveri di alluminio e magnesio per amplificare il processo di combustione.

termobariche-5

Le temperature raggiunte dai gas di combustione sono talmente elevate che di conseguenza tali gas si espandono a pressioni elevatissime. L'onda d'urto si propaga solitamente a velocità supersoniche, con il risultato che chi si trova in prossimità dell'esplosione viene vaporizzato, mentre qualsiasi struttura subisce danni gravissimi.
La nube aria-combustibile può entrare negli edifici, nei bunker, nelle trincee e in qualsiasi locale non sigillato, con il risultato che l'esplosione interessa anche luoghi che di norma sono sicuri contro altri tipi di esplosivo.
Di fatti, le armi termobariche sono molto efficaci per distruggere le fortificazioni nemiche, ma rappresentano anche un pericolo concreto per la popolazione civile, qualora essa sia presente.
Come detto in precedenza, tutti coloro che si trovano all'interno della nube, o in sua prossimità, vengono semplicemente disintegrati al momento della detonazione, mentre coloro che si trovano più lontano vengono "schiacciati" dall'onda d'urto, che causa danni irreparabili agli organi interni.
La rapida combustione consuma tutto l'ossigeno presente causando un vuoto parziale, da cui il nome "bomba a vuoto" o "bomba a implosione". La rarefazione forzata può danneggiare i polmoni di chi si trova nelle vicinanze della detonazione, pertanto, anche se un ostacolo dovesse proteggere dall'onda d'urto si rischierebbe comunque di morire soffocati.

termobariche-2

Come si può capire, si tratta di armi dal potenziale devastante, che non vanno assolutamente utilizzate in certi contesti a causa del grande rischio che rappresentano per la popolazione civile. Ricordo che le armi termobariche non sono comunque proibite. Però seguendo le parole di Sun Tzu che ho citato all'inizio direi che potrebbero anche essere controproducenti per l'aggressore sul lungo periodo. Comunque l'effetto termobarico purtroppo non riguarda solo il settore bellico: l'incidente ferroviario di Viareggio del 2009, dove veniva coinvolto del GPL potrebbe avere, dal punto vista fisico/chimico una dinamica paragonabile a quella delle armi termobariche. Cioè il danneggiamento di una cisterna contenente GPL nello scalo ferroviario causò la fuoriuscita del gas che si miscelò con l'aria e si sparse nella zona circostante, creando una miscela altamente infiammabile.

 

 

 

Si ringrazia il Dott. Luigi Rescigno per il supporto scientifico

Ultimo aggiornamento Martedì 11 Luglio 2023 11:48