Il settore delle certificazioni di qualità relativamente a servizi o prodotti è estremamente articolato per la necessità di garantire all'utilizzatore finale requisiti sempre più specifici.
Il gruppo A2C offre una consulenza molto ampia allo scopo di soddisfare le diverse esigenze di certificazione nell'ambito del settore della qualità in senso ampio e della sicurezza alimentare.
ISO 17025 - PER I laboratori di prova e taratura
La norma UNI EN ISO/IEC 17025:2005 è uno standard comprendente requisiti gestionali e tecnici, impiegato in tutto il mondo per conseguire l'accreditamento di prove e tarature da parte dei laboratori che se ne occupano. La conformità a tale norma è attualmente richiesta per legge ai laboratori (pre-esistenti e di nuova costituzione) che vogliano permanere negli elenchi regionali dei laboratori autorizzati all'autocontrollo alimentare. Tali strutture devono quindi essere"accreditate" da parte di un ente terzo preposto (es. Accredia, Sit etc.), in seguito a visite ispettive tese a verificare la conformità alla norma sia per quanto attiene l'organizzazione che le singole prove che si intenderà accreditare. Anche altri tipi di laboratori (ad es. di analisi ambientali) devono dimostrare la conformità alla 17025 per poter operare quali consulenti di organizzazioni che svolgono, come richiesto dal proprio sistema qualità, una qualifica dei fornitori. Si comprende pertanto, la rilevanza di tale norma nel panorama dei laboratori di analisi, quale strumento che aggiorna ed unifica nel contesto nazionale ed internazionale le cosiddette buone pratiche di laboratorio e le superate norme della serie 45000.
ISO 22000:2005 - Requisiti per la gestione della sicurezza alimentare
Lo Standard ISO 22000:2005 è uno standard applicato su base volontaria dagli operatori del settore alimentare. È stato pubblicato dall\Ente di Normazione Internazionale ISO nel settembre 2005 al fine di armonizzare gli standard (nazionali e internazionali) preesistenti in materia di sicurezza alimentare e HACCP. Lo standard è basato sui principi dell’HACCP definiti dal Codex Alimentarius, ed è allineato con i precedenti ISO 9000 e ISO 14000. Puo essere adottato da tutti gli operatori della filiera alimentare, non solo direttamente coinvolti nel processo di produzione degli alimenti, ma anche indirettamente coinvolti (es. produttori di imballaggi, servizi di pulizia e derattizzazione ecc.). Ogni singolo anello nella catena di produzione è responsabile dell’applicazione dello standard, che non è volto alla certificazione dell’intera filiera. Sebbene non sia obbligatorio, questo standard si pone come punto di riferimento per gli operatori per l’applicazione dei regolamenti comunitari in materia di igiene e sicurezza alimentare.
ISO 22005:2007 - Rintracciabilità nella filiera agroalimentare
La ISO 22005:2007 “Traceability in the feed and food chain – General principles and basic requirements for system design and implementation”, recepisce le norme italiane UNI 10939:01 relativa a “Sistema di rintracciabilità nelle filiere agroalimentari” e UNI 11020:02 relativa “sistema di rintracciabilità nelle aziende agroalimentari” e si applica a tutto il settore agroalimentare. Tale norma è destinata a diventare il documento di riferimento internazionale per la certificazione di sistemi di rintracciabilità agroalimentari.
L’implementazione di sistemi di rintracciabilità nelle aziende e nelle filiere agroalimentari costituisce uno strumento indispensabile non solo per rispondere agli obblighi cogenti, ma anche per valorizzare particolari caratteristiche di prodotto, quali l’origine/territorialità e le caratteristiche peculiari degli ingredienti, e per soddisfare le aspettative del cliente. Il solo sistema di rintracciabilità non è in grado di garantire la sicurezza del prodotto alimentare, ma può sicuramente dare un importante contributo al raggiungimento di tale obiettivo. Infatti qualora si manifesti una non conformità di tipo igienico-sanitario, consente da un lato di risalire fino al punto della filiera in cui si è originato il problema, dall’altro di procedere, se necessario, con il ritiro mirato del prodotto.
BRC (British Retailer Consortium) - Requisito per il mercato alimentare britannico
Il BRC (associazione del settore distributivo britannico) nel 1998 ha sviluppato un modello ispettivo da adottarsi per la valutazione ed il controllo dei fornitori di prodotti alimentari a marchio al fine di garantire che tali prodotti fossero realizzati nel rispetto di requisiti igienici e qualitativi ben definiti. Lo standard BRC affermandosi presso la distribuzione organizzata europea, è stato impiegato per la valutazione dei fornitori di prodotti alimentari in generale e non solo dei fornitori di prodotti a marchio. Gli standard BRC prevedono essenzialmente:
- adozione di un sistema HACCP;
- adozione di un Sistema di gestione per la Qualità documentato;
- il controllo di standard per gli ambienti di lavoro, per il prodotto ed i processo;
- la definizione ed applicazione di modalità di gestione del personale.
Lo standard BRC, che ha raccolto ampi consensi in tutto il mondo alimentare è uno schema di certificazione di prodotto (EN 45011) che offre garanzia di sicurezza, conformità e competenza.
IFS (International Food Standard) - Requisito per il mercato Francese, tedesco, austriaco
Lo standard IFS risponde all\'esigenza dei distributori e dell\'industria alimentare di maggiore trasparenza da parte dei produttori di prodotti finiti e di materie prime.
Lo standard IFS è uno schema di certificazione di prodotto (EN 45011). Tale standard è uno strumento operativo per qualificare i fornitori secondo requisiti di qualità, sicurezza e conformità alla normativa sui prodotti alimentari. Lo standard IFS pone una serie di requisiti relativi a:
- gestione della qualità (adozione di un Sistema di gestione per la Qualità documentato e di un sistema HACCP);
- responsabilità della direzione (impegno della direzione, riesame ed orientamento del cliente;
- gestione delle risorse (risorse, personale, locali e strutture);
- realizzazione del prodotto;
- processi di misurazione, analisi e miglioramento.
Eurepgap - Requisiti per le buone pratiche agricole
GlobalGAP (EurepGAP) è lo standard globalmente riconosciuto per il settore agricolo e le sue procedure (GAP) sono applicabili sia alle aziende agricole, alle coltivazioni e ai prodotti della terra, sia agli allevamenti e agli alimenti di origine animale. Gli standard GlobalGAP (EurepGAP) promuovono:
- La sicurezza e la salute. Le principali priorità per agricoltori e consumatori;
- La tracciabilità dei prodotti;
- La riduzione dell'uso di pesticidi al minimo indispensabile;
- La salute degli animali;
- Le procedure integrate ICM (Integrated Crop Management);
- Un utilizzo efficiente delle risorse disponibili;
- La salvaguardia dell'ambiente.
I benefici che si possono riscontrare dall\'applicazione di tale standard sono:
- Maggior facilità di accesso ai mercati e accordi chiari con gli operatori della distribuzione;
- Maggior vantaggio competitivo;
- Incremento e miglioramento della qualità e delle quantità;
- Riduzione dei costi di produzione nel lungo periodo.
OHSAS 18001 - Requisiti per la gestione della sicurezza e salute dei lavoratori
Il settore della sicurezza sui luoghi di lavoro, già oggetto di aggiornamenti legislativi recenti (D.Lgs.81/08) si è anche da poco arricchito di un nuovo strumento standard aggiornato: OHSAS 18001:2007 (Occupational Health and Safety Assessment ). Strumento utile alle organizzazioni che, già attente agli aspetti di gestione ambientale (es. iso 14001 ) intendano implementare un sistema di gestione della sicurezza sia per l'intento migliorativo verso i propri dipendenti, sia nell\'ottica di una maggiore trasparenza e apertura nei confronti degli enti preposti al controllo (Ispesl, Asl, etc.)
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