In Italia esistono molti edifici storici e monumenti soggetti a vincoli di vario genere. Esistono poi numerosi borghi e centri storici soggetti anch'essi a vincoli. In questi casi l'installazione di pannelli fotovoltaici sui tetti è fortemente limitata, quando addirittura vietata, a causa dell'impatto visivo dovuto agli impianti fotovoltaici. Oggi però esiste una soluzione inaspettata: si tratta di tegole e coppi fotovoltaici.
Può sembrare assurdo, ma già da alcuni anni esistono in commercio speciali tegole e coppi che fungono da pannelli fotovoltaici. A prima vista assomigliano in tutto e per tutto alle classiche tegole e coppi che siamo abituati a vedere sui tetti di tanti edifici. La base è costituita, solitamente, da una vera e propria tegola realizzata in ceramica o altri laterizi, sulla quale è adesa una piccola cella fotovoltaica in silicio monocristallino. A sua volta la cella è coperta da uno speciale materiale polimerico, riciclabile, che risulta opaco alla vista ma trasparente ai raggi del sole. Insomma, il trucco c'è ma non si vede. Come già detto, a guardarli sembrano in tutto e per tutto normalissimi coppi e tegole, e si possono installare tranquillamente su edifici storici senza recare impatti visivi. È una cosa assolutamente non banale, considerando che di edifici soggetti a vincoli ce ne sono molti e che anch'essi devono pur essere efficientati in qualche modo. Addirittura, è stato possibile realizzare un impianto pilota nel Parco Archeologico di Pompei, presso la Domus dei Vettii, proprio utilizzando questo tipo di tecnologia. La sperimentazione, voluta da CNR e Ministero dei Beni Culturali, è stata un successo e queste tegole verranno installate in altri siti del Parco. Non solo: progetti analoghi riguardano il Maxxi di Roma, edifici storici ad Evora (Portogallo), Spalato (Croazia) e molti altri siti in giro per l'Europa.
In realtà, è possibile realizzare non solo tegole e coppi, ma anche pannelli che si adattano al legno, alla pietra o al cemento, rivestendo anche pavimenti e facciate. I principali vantaggi di questo sistema sono evidenti: è un sistema pratico e semplice da installare, che sostituisce funzionalmente le coperture rimosse e in più genera energia elettrica pulita. I principali svantaggi sono dovuti ai costi, sensibilmente più elevati rispetto a pannelli tradizionali, e al basso rendimento di questa soluzione tecnologica. In confronto, per generare la stessa potenza elettrica mediante un comune impianto fotovoltaico installato su un tetto a falde serve una superficie pari a circa la metà e con costi decisamente più contenuti. Si tratta comunque di una soluzione valida e praticabile per produrre energia da fonti rinnovabili anche da siti dove soluzioni convenzionali sarebbero impraticabili. I costi elevati possono essere sostenuti da investimenti pubblici volti a ridurre i consumi di siti ed edifici particolari, ed il risparmio energetico permetterebbe comunque un rientro entro tempi ragionevoli. Bisogna chiaramente valutare caso per caso e stimare il tempo di ritorno dell'investimento. Ti lascio con una frase di Michael Grätzel, che è un chimico tedesco che ha rivoluzionato il fotovoltaico con le celle a materiale organico, che dice:"L'efficienza delle celle solari fotovoltaiche migliora costantemente, aprendo nuove opportunità per l'adozione su vasta scala di questa tecnologia".
Si ringrazia il Dott. Luigi Rescigno per il supporto scientifico.