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Geotermico in edilizia libera
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decretogeotermico-5Il 30/09/2022 il Ministero della Transizione Ecologica (MITE) ha emanato un decreto che disciplina, per la prima volta a livello nazionale, le procedure per l'installazione di impianti geotermici domestici. Si tratta di un passo importante, una piccola rivoluzione, perché fino ad oggi non esisteva una disciplina generalizzata a livello nazionale. Di conseguenza era comunque possibile installare gli impianti ma ogni Regione aveva le sue regole su come autorizzarli. Vediamo di capire quali novità introduce il DM 30/09/2022 MITE, detto Decreto sonde geotermiche.

 

Ad inizio 2022 erano già state introdotte numerose semplificazioni con il Decreto Energia (DL 17/2022), volte a snellire gli iter burocratici per autorizzare gli impianti di energia rinnovabile.
Per la concreta attuazione di tali semplificazioni era però necessario che il MITE emanasse una serie di decreti attuativi. Il DM sonde geotermiche da attuazione alle semplificazioni previste dal Decreto Energia in materia di impianti geotermici. Nello specifico stabilisce le prescrizioni per la posa in opera delle sonde geotermiche per impianti di piccola taglia destinati alla climatizzazione degli edifici.

 

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Per poter considerare i lavori di installazione come "interventi di edilizia libera", le sonde geotermiche a circuito chiuso devono estendersi a una profondità non superiore agli 80 metri quando verticali. Inoltre la potenza dell’impianto geotermico non deve superare i 50 kW, né alterare i volumi degli edifici o comportare interventi su parti strutturali.
Nel caso in cui le cui sonde si estendano fino a 170 metri verticali, con un impianto di potenza fino a 100 KW di potenza termica bisogna applicare la Procedura Abilitativa Semplificata (PAS). In questo caso è obbligatorio inserire una serie di dati in appositi registri telematici disposti dalle Regioni e Provincie Autonome. I Comuni, infine, stabiliscono le modalità di controllo delle installazioni.
Il DM introduce la prescrizione tecnica per la progettazione degli impianti di effettuare preventivamente i test di risposta termica o campagne di caratterizzazione del suolo. Tuttavia, per le installazioni sotto i 50 kW è possibile reperire tali dati anche ricorrendo a studi ed analisi già disponibili. Per quelle sopra 50 kW c’è l’obbligo di inviare ai registri telematici la relazione tecnica con i risultati del TRT o quella della campagna di indagini.
Ci sono poi delle prescrizioni di natura ambientale: il fluido termovettore deve essere a basso impatto ambientale, quindi si preferisce acqua con l'aggiunta di glicole propilenico o altro antigelo.
Purtroppo questa semplificazione, come già detto, riguarda solo gli impianti di piccola taglia, adatte per abitazioni singole, ma non per condomini e imprese.

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L'impianto ha una vita utile molto lunga e la pompa di calore va sostituita ogni 15-20 anni, mentre le sonde geotermiche durano fino a 100 anni.
Il costo per il solo impianto geotermico, per una casa di 100 mq, si aggira intorno ai 25.000 euro.


Nel 2012 abbiamo progettato il primo impianto geotermico della città di Salerno e quindi eventualmente siamo a disposizione sull'area di Salerno e dintorni.

 

 


Si ringrazia il Dott. Luigi Rescigno per il supporto scientifico.

 

 

 

Ultimo aggiornamento Martedì 11 Luglio 2023 11:47