L’uomo del III° millennio è divenuto consapevole della importanza irrinunciabile di tutelare la salute e l’ambiente. Recenti cronache hanno riaccesi i riflettori sul rapporto vincolante tra habitat e popolazione, dove interfacciarsi al meglio si trasforma in maggiore tutela per i cittadini. Merito della amministrazione del Comune di Castel San Giorgio (SA) è aver dato attenzione ad un inquinamento del quale ancora si parla poco. Si tratta del Radon, gas inerte e radioattivo di origine naturale purtroppo misconosicuto in Italia.
E’ lodevole che l’amministrazione comunale sia stata così attenta e documentata su questo inquinamento che affligge tutto il territorio nazionale. Tutelare i cittadini del rischio Radon ha ricadute dirette sulla salubrità ambientale e, di conseguenza, sulla salute.
A disposizione delle amministrazioni dei Comuni italiani è nato ormai da anni uno strumento, il RUEC ovvero il regolamento urbanistico edilizio comunale. Avvalersi di questo strumento legislativo si traduce in maggiori garanzie per i cittadini e testimonia la sensibilità del legislatore quanto la pericolosità del Radon, gas più denso dell'aria che si propaga nell'aria dal suolo e, a volte, dall'acqua nella quale può disciogliersi. Investiti del problema sono gli imprenditori in procinto di edificare una nuova opera nel comune di Castel San Giorgio: essi devono assicurarsi il "Permesso di Costruire" ed ottemperando all'art.338 del vigente RUEC, dovranno produrre una documentazione confacente ed inerente le opere di mitigazione del Radon che intenderanno porre in essere.
Ma come bonificare? Due risultano le tipologie:
- adeguati sistemi di ventilazione dei locali
- sistemi di impermeabilizzazione al gas Radon.
In particolare si riporta il suddetto articolo 338 del RUEC del Comune di Castel San Giorgio: " Art. 338 - Protezione dagli effetti del gas radon 1. Nelle zone ad alto rischio radon, per i nuovi edifici e le ristrutturazioni dell'intero immobile, è obbligatorio prevedere per i locali posti al livello più basso dell'edificio, interrati, o comunque a contatto del terreno, adeguate tecniche di isolamento e ventilazione, attuate tramite: a) solaio rialzato di almeno 40 cm dal terreno e dotato di opportuni strati impermeabili ai fluidi, posti al di sotto del piano di calpestio; b) camera d'aria o vespaio in pietrame atti a consentire la ventilazione tra il suddetto solaio e il terreno; c) canali di aerazione su tutti i lati dell'edificio che mettano in comunicazione diretta la camera d'aria con l'esterno, curando che gli sfiati non siano in prossimità di aperture delledificio. 2. Si richiama, ad integrazione del presente articolo, la Dgr n.659/2007 e smi - Obiettivo D7:riduzione effetto gas radon. "
Per ulteriore approfondimento, nella sezione Download del sito si riporta il testo integrale del Ruec, così come pubblicato sul sito del comune di Castel San Giorgio nel 2014.
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