A2C - Consulenza tecnica specialistica Altre News L’importanza della ricerca e sviluppo per le aziende
L’importanza della ricerca e sviluppo per le aziende
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R&DCon “ricerca e sviluppo” si intende quel settore dedito alla ricerca ed allo sviluppo di nuovi prodotti o allo studio di processi e nuove tecnologie volte a migliorare i propri processi produttivi. Nel biennio 2019-2021 l’investimento in ricerca e sviluppo ha riportato un incremento pari a +6,2% con un incidenza sul PIL superiore all’1,5% [fonte ISTAT].

 

Questo settore aziendale, a volte trascurato o al quale si dà poco peso, in realtà dovrebbe essere il punto di partenza non solo per le aziende già presenti sul mercato, ma dovrebbe essere il “must” e la base dalla quale ogni azienda non dovrebbe prescindere per ampliare il proprio know-how ed essere, rispetto ai propri competitors, sempre un passo avanti.

  • rdMa come realizzare prodotti o sviluppare nuove tecnologie che possano dare un incremento ed un vantaggio sia alle aziende che, cosa più importante, al mercato?
  • Un’azienda è sempre in grado, o può trovare, soluzioni, prodotti e tecnologie che possano darle vantaggi rispetto agli altri competitors?
  • Quali aspetti, e quali fasi, del proprio processo produttivo vanno migliorate?
  • Quali prodotti, all’interno del ciclo produttivo, possono essere migliorati (ad esempio con un minore consumo di materie prime) e realizzati nel minor tempo possibile?

Queste sono solo alcune delle questioni che, normalmente, si pongono o si trovano spesso ad affrontare gli addetti del settore ricerca e sviluppo all’interno delle aziende.

Ma quale metodo utilizzare e, soprattutto, quale approccio utilizzare per incrementare e migliorare il proprio settore ricerca e sviluppo ?

 

Facciamo un esempio

Supponiamo che un’azienda che produce alcolici (vino, birra, ecc.) voglia migliorare ed ottimizzare il proprio processo produttivo.

Gli step possibili sono questi:

1. effettuare, prima di tutto, uno screening del proprio processo produttivo analizzando tutti i suoi aspetti (ad esempio: qualità, consumo materie prime, impianti, ecc.).

2. Individuare quale (o quali) degli aspetti analizzati, limita il processo produttivo.

Ipotizziamo ora che sia stato individuato, in una delle fasi del processo produttivo, ed in particolare in una delle fasi fermentazione, uno stadio limitante (uno stadio, cioè,cineticamente limitante che rallenta la velocità stessa delle reazioni fermentative). Ora, il fatto di aver individuato quell’aspetto del processo produttivo che rallenta il processo stessonon implica, e non è automatico, che si sia in grado di risolvere il problema.

Da qui inizia il vero lavoro e le vere difficoltà.

Bisogna ricercare (ricerca) una soluzione tecnicamente realizzabile ed implementabile (sviluppo), per ovviare al problema dello stadio limitante. Uno schema possibile da seguire è il seguente:

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Questo, ovviamente, è solo uno dei possibili schemi / flow chart che si possono implementare per individuare le problematiche inerenti una determinata attività.

Nella maggior parte dei casi, la fase che più si ripete e la fase di cui al punto 4. Questo perché ? Perché non sempre, come dicevamo, si riescono ad individuare, utilizzando le proprie conoscenze interne (intendo risorse aziendali interne) per risolvere le problematiche evidenziate.
Come si procede allora ?

In tal caso l’azienda deve rivolgersi ad esperti esterni (università inclusa) per trovare le soluzioni ed alternative possibili.

 

 

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L'A2C sta lavorando proprio in tal senso. Da qualche anno affianca aziende, grazie anche ad alcune importanti collaborazioni con il mondo accademico, per analizzare le criticità dei processi produttivi, o per l’implementazione di nuovi prodotti e, in caso di particolari innovazioni le assistiamo per un vero e proprio percorso brevettuale (migliorando quello che è pertanto il know-how aziendale e la competitività).