Stazione radio base |
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In Italia ci sono circa 70.000 stazioni radio base. Approfondiamo cosa sono. Una stazione radio base è un sistema di ricetrasmissione di un segnale radio ed è dotata tipicamente di più antenne a settore che la mettono in collegamento con i cellulari. Sono composte da antenne ricetrasmittenti poste ad una certa altezza su tralicci di sostegno. In cima al traliccio sono agganciati più pannelli, divisi in gruppi da tre (a volte anche in numero superiore) detti anche settori, con orientamento in genere a 0°-120°-240° rispetto al Nord. Una stazione radio base può ospitare più antenne e apparati di ricetrasmissione relativi a diversi sistemi cellulari (GSM, GPRS, EDGE, UMTS, etc.). Le stazioni radio base sono nodi logici di commutazione o rilancio nell'interfaccia radio del sistema radiomobile cellulare con caratteristiche tipiche di centro stella. La funzionalità tipica, oltre alla connessione con i cellulari durante la comunicazione, è anche quella di diffondere un segnale broadcast sulla cella di copertura che informi della disponibilità del servizio e da cui ricavare i livelli di campo. Viceversa dai vari cellulari riceve le informazioni della loro presenza nella cella.
La singola antenna, cioè il corpo emettente, è detta "antenna a settore" e presenta in basso dei connettori coassiali RF e ha uno schermo riflettente in alluminio e le parti interne in vetroresina. Ogni antenna ha un diagramma di radiazione a forma di ventaglio, che si allarga in senso orizzontale ed è stretto in senso verticale. Di solito l'apertura del fascio è di 66° in orizzontale e di 15° in verticale, cioè 7,5° verso il basso e 7,5° verso l'alto. Inoltre c'è una inclinazione tipica aggiuntiva di tutto lo chassis verso il basso di circa 10°. Quindi verso il basso possiamo considerare un irraggiamento di circa 17°. Ci sono 4 tipologie di stazione:
Si segnala che le antenne possono essere anche mascherate da alberi come palme, pini, cipressi o le strutture rooftop camuffate da finti camini. Concludendo. L'attuale società ci vuole iper-connessi. Non entro nel giudizio di questa cosa, anche perchè anche io sono un utilizzatore del telefono cellulare e quindi peccare di incoerenza; però come diceva Quinto Orazio Flacco: "Est modus in rebus". Cioè detto in altri termini ci vuole buon senso. Al giorno d'oggi non possiamo andare a vivere nelle grotte sulle montagne. Però allo stesso tempo, è saggio non eccedere con la tecnologia e non esporsi in modo eccessivo ai campi elettromagnetici tipici della nostra epoca. Conviene quindi non esagerare con il cellulare e cercare di stare a distanza dalle antenne di telefonia. Personalmente consiglio a chi vive a meno di 100 metri da una antenna di far effettuare una verifica da parte di un tecnico indipendente.
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Ultimo aggiornamento Lunedì 27 Maggio 2024 18:07 |